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Una attività artigianale strettamente legata al mondo contadino è certamente quella del bottaio.

Il bottaio -in molti casi praticante anche l’attività più generale del falegname – si occupa però più specificamente di quanto attiene alla costruzione e riparazione dei contenitori di cantina, quali tini, botti, botticelle, barili e tinozze.

La costruzione di questi recipienti – quasi esclusivamente in legno di castagno di provenienza locale – richiede una particolare abilità artigianale, specie quando si tratta di contenitori di grandi capacità (in alcuni casi anche di 5 – 6 mila litri per i tini da pigiatura e fermentazione)

Anche la manutenzione richiedeva un particolare “sapere” artigianal, indispensabile sia quando era necessaria la sostituzione di una o più doghe guaste, sia quando si trattava di “ascettare” (operazione eseguita con l’accetta ricurva) la superficie interna dei recipienti per rimuovere il legno ammalorato che avrebbe trasferito cattivi gusti al vini contenuto, o – ancora – nel caso si dovessero ripassare” gli alloggi dei fondi per assicurare una perfetta tenuta.