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Presentiamo qui i risultati preliminari delle ricerche archeologiche condotte nella frazione di Velva   nell’ambito del progetto di tesi di dottorato di Laura Gago-Chorén “Deciphering historical rural landscapes of Baixo Ulla (Galicia, Spain) and Velva (Liguria, Italy): environmental resources management and access rights through archaeological perspectives .

L’obiettivo delle indagini è analizzare i cambiamenti nelle pratiche di gestione delle risorse ambientali e il loro rapporto con le dinamiche del popolamento, confrontando due aree della Liguria e della Galizia (Spagna). Questo caso di studio è stato scelto per la possibilità di creare un dialogo tra ricercatori, associazioni culturali, in particolare il Museo di Cultura Contadina di Velva, e gli abitanti della zona.[…]  

Il territorio di Velva  è caratterizzato dall’abbandono delle attività produttive e dallo spopolamento. L’obiettivo specifico di questa ricerca è ricostruire come è cambiato il paesaggio nel corso del tempo a partire dall’individuazione delle tracce delle pratiche storiche di gestione delle risorse ambientali […] e caratterizzare le pratiche produttive e i meccanismi con i quali i diversi gruppi sociali hanno avuto accesso, hanno gestito e accumulato le risorse del territorio.[…]  

La ricerca, dopo uno spoglio della bibliografia disponibile sul territorio (tra cui Figone 1995; Pezzo et al. 2013), è consistita in un primo lavoro di telerilevamento attraverso l’osservazione e l’analisi dei prodotti aerofotogrammetrici e LiDAR disponibili, nonché la lettura della cartografia storica.

Tra il 13 novembre e l’8 dicembre 2023 è stata condotta una prima campagna di ricognizione estensiva, in cui sono state rilevate evidenze di diverse attività di gestione delle risorse ambientali ormai abbandonate. A livello preliminare, in attesa di un’analisi più esaustiva, si possono descrivere diverse di queste tracce che saranno analizzate più approfonditamente nelle prossime campagne d’indagine. Attualmente, la maggior parte del territorio di Velva è occupata da una copertura boschiva, per lo più costituita da cedui di castagni relativamente giovani che mostrano tracce di tagli e ricrescite in tempi diversi. Si tratta, con ogni probabilità, della traccia della conversione di antichi castagneti da frutto in castagneti cedui. All’interno di questi castagneti sono state individuate numerose carbonaie grazie alle immagini generate dai dati LiDAR, che hanno permesso di realizzare una prima mappa della loro potenziale distribuzione. La maggior parte di queste carbonaie è stata identificata sul campo e sono stati prelevati carboni superficiali per confermare se – almeno nelle ultime fasi – era stato utilizzato carbone di castagno.[…]    In seguito, l’attenzione si è concentrata su un’area detta localmente “A Rundanèa”, che mostra chiaramente la presenza di tracce di pratiche multiple di gestione delle risorse agro-silvo-pastorali. Qui infatti, nei pressi di uno dei pochi boschi di lecci di Velva, si trovano i resti di una casa, strutture per il ricovero del bestiame e i versanti terrazzati caratterizzati da un complesso sistema irriguo con canali e pozzi per gestire l’acqua per gli orti. Nei prossimi mesi è prevista la prosecuzione delle indagini sul terreno per meglio caratterizzarne gli usi con l’obiettivo di approfondire i sistemi di proprietà e le modalità di gestione. Allo stesso modo proseguirà l’analisi delle fonti documentarie e la registrazione delle interviste orali degli abitanti.